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Le attraverso la strada e le parlo così:
— Permettete una parola, signorina: in quella villa, lassù, avvengono cose molto sospette. Si sentono grida; si vedono segnalazioni con bandiere bianche. Ogni sera, poi, una signorina precipita sino alla linea del tram a dare appuntamento ad un signore con un plico nero. Tutte le sere, e non il venerdì. Perchè non il venerdì? Ciò è misterioso. Voi non ignorate che siamo in tempo di guerra.
La ragazza un po’ si mette a ridere, un po’ ha spavento.
— Lei è uno della questura?
— Tutto può essere.
— Gli strilli — dice — sono della signorina che canta.
— Col piano, canta?
— Senza piano: e la bandiera bianca è la biancheria lavata.
— La biancheria la lava il lavandaio.
— E invece la mia signora fa il bucato in casa. Ma lei quante cose vuol sapere? Se andasse invece a prendere i ladri, sa quanto farebbe meglio!
(Forse la servetta ha ragione, e muto sistema).
— Sentite: io sono un uomo d’affari e ho bisogno di alcune informazioni riservate sul conto del vostro padrone; e questo è per voi. — Così