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il romanzo della guerra 73

Anche il mio amico Prezzolini, oggi, nel Carlino, ripete la vecchia storia. Il mistero della generazione di un nuovo mondo europeo si compie. Forze oscure scaturite dalla profondità dell’essere sono al travaglio, ed il parto avviene tra rivi mostruosi di sangue e gemiti che fanno fremere. Noi non guarderemo soltanto il dolore. Salute al nuovo mondo. La civiltà non muore! Indietreggia per prendere un nuovo slancio. Si tuffa nella barbarie per rinvigorirsi.

Macchè nuovo mondo! Come il precedente. Ho una nausea! Che non abbiate la forza, o amici, di vivere senza le iniezioni di morfina dell’ottimismo?

Ma se anche è vero che la storia dell’uomo si debba svolgere per simiglianti tragedie, abbiamo la forza di guardare il sole e pregare: Occhio del sole, spegniti per sempre!

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Quale cosa terribile succede in Francia? Leggo nel Giornale d’Italia (corrispondenza da Parigi del 25): Sento che l’insonnia domina qui sovrana: per le vie m’ha colpito stamane l’aspetto delle donne; non hanno più sul volto ciprie e belletti, e nel vestito nessun adornamento. Non un gioiello ho veduto su queste creature che erano un mese fa esemplari di eleganza al mondo: sono semplici, schiette, pallide, con gli occhi spesso rossi, ma con una fermezza e una di-