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72 il romanzo della guerra

spesa. Ho una visione macabra! Organi di animali, organi di uomini.

Noi credevamo che le fiamme cantanti di Dante e i laghi di sangue appartenessero ad un passato senza ritorno. Sono ancora in attività di servizio.

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Quell’intelligente municipio di Rimini ha, qui, per Bellaria, stabilito il calmiere... per le uova: Due uova, tre soldi. Non si trova più un uovo al mercato. I contadini le lasciano marcire, piuttosto! I contadini sono miti animali feroci. Devono essere loro che formano le iene dei campi di battaglia. Ma il piccolo chirurgo mio amico, dott. Cecca, ride coi suoi denti bianchi, nella faccia liscia olivigna. Ha una frase cinica, chirurgica, spietata: — Viene, viene chi metterà il calmiere alla guerra!

— Chi?

— La peste! i microbi della peste, del colera hanno il loro pabulum! E poi con questo caldo!

Oggi, penultimo giorno d’agosto, è di una limpidezza incantevole. È una vergogna stare al rezzo a sentire la canzone azzurra del mare. Dice chi vi è stato che le gallerie, i ponti del Veneto, sono tutti minati.

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Leggo: le grandi fabbriche di stoffe a colori si sono oggi quasi esclusivamente dedicate al nero.