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il romanzo della guerra 23

e le nazioni. Niente di più pericoloso che l’incontro dei reofori, niente di più minaccioso per la pace che l’incontro dei re quando bevono insieme lo champagne...

— E sia! — dico io — Ma e i pacifici? gli uomini dal cuore puro? i poveri di spirito? i galantuomini insomma?

— Godranno il regno dei Cieli! Via via! La Russia combatterà contro la Germania una guerra dolcificata, tanto per onor di firma. La Russia non può fare gli affari per i begli occhi dell’Inghilterra...! Questo lo capisce anche lei.

— Ma l’Inghilterra darà una ripassatina con le sue formidabili dreadnoughts a tutti i nostri porti di mare!

— Ma lei rimane a Milano, che non è ancora porto di mare! Del resto, creda che per quanto possa far dispiacere, una lezione ai nostri buoni vicini francesi va mica male. Si metta tranquillo. Lei vedrà che la Germania in pochi giorni si spiccia, e l’Inghilterra non avrà nemmeno il tempo di decidersi, tutto finirà bene.

Quel signore mi accommiata così, come dice il medico per tranquillare l’ammalato: «Vedrà che tutto andrà bene».

Io non sono calmato: io sono esasperato: io sono onorato di non valere niente in politica. Repubblica o monarchia mi lasciano indifferente: ma è pur certo che