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ed imperituri e che non possono venire capiti da chi non capisce il popolo germanico.

Hans Barth non dice perchè la guerra è popolare ed ideale per i Germani. Ma io credo che al lettore di queste pagine apparirà non oscura la ragione perchè questa guerra è popolare in Germania e vi crea nuovi valori.

Chi poi viene dalla Germania reca la maravigliosa novella di quell’immenso popolo, stupendamente tranquillo, sicuro del suo diritto, sicuro della vittoria. La gran dama teutonica e l’umile operaia ora fanno con pacate mani grosse calze di lana bigia per i soldati.

«Ah, ah — sentii esclamare di recente da un nostro deputato romantico — perchè anche noi abbiamo gente romantica — l’ulano feroce, l’ussaro della Morte, chi è? Forse un povero fanciullo dagli occhi dolci glauchi, e dalla capellatura bionda, che ieri raccoglieva fiorellini per la sua Gretchen; e gli fu imposto di calcar l’elmo, cavalcare, uccidere....»

Ciò è bello, è gentile, e sarà anche vero, ed anch’io l’ho qui detto.

Ma molte sono le cose vere, come molti sono i documenti degli Archivi — è vero, o ricercatori d’Archivio?

Questa è la guerra della Germania! Questa appare come una lotta di classe «più vera, e maggiore», lotta in cui termini delle classi son le nazioni ed i po-