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Si trovò lì, chiuso con una piccola meretrice, gialla e rossa. — No, grazie — disse Beatus — non accetto.
Anche colei aveva lampadari e Madonne di cui diceva i nomi, Madonna del Carmine, di Monte Vergine, Sant’Anna.
Beatus si dolse della violenza usatagli dall’altra meretrice. — Oh, no, — disse colei —. Quella non era meretrice, ma donna onesta, con marito e con figli. Lei sì era meretrice, ma ne incolpò la guerra, che le aveva ucciso il suo amante. Aveva ella una posizione sociale distinta perchè era corista in una compagnia di operette; e così dicendo, quasi a testimoniare la sua antica dignità, ondeggiò il busto su le anche.
Il suo amante era lì sul comò. E così dicendo indicava un ritratto, in bella cornice, con una gran margherita. Era un giovine ufficiale di nobile aspetto.
Beatus guardò il ritratto e poi domandò: — Perchè tieni lì quel ritratto?
La meretrice stupì.
Teneva il ritratto come teneva la Madonna, perchè voleva bene al ritratto come alla Madonna.