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buono, signorì; per questa sera v’aggio stipato due fragole.
Veramente le fragole erano diventate odiose a Beatus.
«Dicono, — rispondeva Beatus mentalmente a Pasquà — che la sociologia sia una scienza moderna; ma Esiodo, benchè vissuto tanti secoli fa, ne sapeva almeno quanto Vilfredo Pareto».
Pasquà ora serviva caffè e rosoli. Ma tornò indietro subito col vassoio:
— Vogliono il caffè in to giardino, sotto il bersò.
— Caro Pasquà, — gli disse Beatus — l’aristocrazia non prende mai il caffè dove ha pranzato.
Ma Beatus sul tavolo di Pasquà vide una lettera e disse: — Questa è per me.
— E se è vostra, pigliatevella.
— Ma quando è arrivata?
— Ma che saccio io quando è arrivata! Domandate al portalettere. Vui volete sapè tutte cose. Ringraziate Iddio che è arrivata.
Era il caso di osservare a Pasquà che lui era poco gentiluomo; ma era così arrabbiato per quei signori là, sotto il bersò.