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— Oh, le bellissime fragole — esclamò Beatus.
— Queste non sono per voi — disse Pasquà.
— E perchè?
— Questa è una cosa troppo fina, e co’ zucchero e co’ cugnac, meno di quattro lire non ve le posso dà. È roba da cocottes che ponno pagà. E poi scusate; mo’ che la gente soffre la fame e muore in guerra, vui andate cercando le fragole? Vui siete gentiluomo!
E queste parole furono proferite in tono di rimprovero.
Ora, siccome Beatus girava appunto l’Italia per rimproverare altrui, così gli dolse esser rimproverato dall’oste, e domandò:
— Come fate a sapere che io sono un gentiluomo?
— Ih, si vede! V’aggio domandato il nome? Se siete profugo, internato, se siete francese, chi siete, che cosa siete venuto a fare in questo paese? V’aggio presentato il conto? Vui siete gentiluomo e basta! Vedete quella tavola? Mo’ arrivano le cocottes.
Una compagnia d’operette agiva in un piccolo teatro lì presso, e Pasquà chiamava, senza cattiva intenzione, col nome di co-