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parte dove nella penombra stava seduto il dottore, venire queste parole tranquille:

— Il bimbo che sta male è suo figlio, è vero?

Beatus balzò.

— Eh? Mio figlio? Ma io non ho figli.

— Io glielo ho chiesto semplicemente come amico, badi bene: non come professionista.

— Ma la domanda che lei mi fa — disse Beatus — è una supposizione, oppure....?

— Me ne sarei ben guardato. Io le ho domandato quello che ho inteso dire. Credevo che lei lo sapesse.

— Io? Ma io non so nulla, io sono assente da un mese. Ma che devo io sapere? Ma che si dice?

— Si calmi, si calmi, — disse il dottore. — Lei dice che non è suo figlio, e tutto è finito.

— Ma lei, lei da chi e dove ha inteso?

— Voci che ho inteso dire al caffè. Quello è il luogo dove arrivano tutti i chiacchiericci della città, ed è arrivato anche il suo.

— Ma in sostanza, che cosa?

— La cosa più semplice di questo mondo: che la sua serva fu resa incinta....

— Da me?