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«Ma quell’orologio è fermo!»
La lancetta dell’orologio nella gran parete non era ferma: segnava un’ora più che onesta. Il tempo aveva avuto un corso vertiginoso per Beatus.
Beatus fu attratto verso il dottore.
Il dottore non era solo, ma con un altro medico, anzi fisiologo illustre; e siccome anche Beatus era quasi illustre, così si conoscevano, essendo ambedue illustri. Parlavano non di politica o di arte, ma degli ormoni. Questa cosa era stata battezzata recentemente con tale nome dalla scienza; ma la sua esistenza risale al tempo delle mammelle. L’illustre fisiologo aveva fatto notevoli esperimenti sugli ormoni.
— Sa lei, — disse il giovane dottore a Beatus — che dopo che ho curato lei della febbre spagnuola, mi sono ammalato io?
— Ed è stato lì lì per andarsene — disse sorridendo l’illustre fisiologo.
Spiacque molto tale notizia a Beatus.