Pagina:Panzini - Il mondo è rotondo.djvu/218


— 206 —

La bimbetta diceva: — Poverello, muore.

Scolastica non disse nulla.

Allora Beatus s’accorse che nel suo letto c’era qualche cosa.

— Lo vuol vedere? — disse la bimbetta, e levò il lenzuolo, e Beatus che per la prima volta vide, inorridì.

— Quel bimbo ha cento anni! — esclamò Beatus.

Il figlio dell’uomo e della donna aveva l’aspetto triste dei vecchi: la palla dell’occhio era scavata profondamente entro l’orbita; la pelle era di un colore livido, e pendeva dai sostegni dello scheletro.

— È nato così? — domandò.

— Oh, — disse la bimbetta — era così carino quando è nato.

— Che malattia ha?

— Ha fame.

— Voi — disse Beatus a Scolastica — gli dovevate dare il latte.

— Sì, con queste.

E mostrò a Beatus l’orrore delle sue mammelle.

— Eh, mica tutte le donne — disse la signora Alice — hanno il latte. Poverella, ha