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La bimbetta diceva: — Poverello, muore.
Scolastica non disse nulla.
Allora Beatus s’accorse che nel suo letto c’era qualche cosa.
— Lo vuol vedere? — disse la bimbetta, e levò il lenzuolo, e Beatus che per la prima volta vide, inorridì.
— Quel bimbo ha cento anni! — esclamò Beatus.
Il figlio dell’uomo e della donna aveva l’aspetto triste dei vecchi: la palla dell’occhio era scavata profondamente entro l’orbita; la pelle era di un colore livido, e pendeva dai sostegni dello scheletro.
— È nato così? — domandò.
— Oh, — disse la bimbetta — era così carino quando è nato.
— Che malattia ha?
— Ha fame.
— Voi — disse Beatus a Scolastica — gli dovevate dare il latte.
— Sì, con queste.
E mostrò a Beatus l’orrore delle sue mammelle.
— Eh, mica tutte le donne — disse la signora Alice — hanno il latte. Poverella, ha