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Ma abolisce anche quella gaiezza.

«È sorprendente! — esclamò Beatus — Per fare il re dei vari bolcevichi, bisogna pensar poco. Se si pensa, non si ha più il coraggio di toccare nessuna verità, e non si è più re dei bolcevichi».

Comunque, tutto ben considerato, poichè le cose si presentavano così, Beatus non si trovò affatto pentito della sua deliberazione di tenersi in casa, anzi di allevarsi il figlio o la figlia di Scolastica.

Idiota, no, non lo avrebbe voluto, anche se fosse stata una femminuccia, ma nemmeno troppo intelligente: con un’anima sì, ma non con troppa anima. Un’anima — ecco — senza interrogativi. Quel tanto che basta a mandare avanti l’esercizio quotidiano della vita. Saper distinguere, per esempio, se la porta è aperta o chiusa, saper mettere in ordine i libri del suo studio dalla parte dello schienale, saper scrivere con esatta scrittura, ricordarsi dove sono le chiavi, il borsellino; non amare il denaro, ma possedere il senso del denaro, venire a casa la