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Il sacerdote parlava ai bimbi tuttavia: e le sue parole giungevano agli orecchi di Beatus ad intervalli, benchè egli fosse vicino al sacerdote, e questi parlasse con voce che parea sempre più grande. Ma è che soffiava tempesta e vento contrario, e perciò solo ogni tanto giungevano le parole. Poi dal ciborio d’oro levava il pane dell’anima, le piccole ostie, e, rapido rapido, come fa il medico nell’operare, comunicava.

Le bimbe bianche accorrevano, uti cervi sitientes, come i cervi sitibondi alla fonte; poi la monacella nera quasi con spasimo: «a me, a me!»; poi la signora Alice placidamente col suo bel cappello di girasole.

Le bimbe comunicate si staccavano dall’altare in silenzio, ad una ad una, con le braccia incrociate sul petto senza seno e la testa chinata.

Il diacono levò i paramenti, e il prelato si rimise la cappa. Si genuflesse. Pregò ancora. Si levò infine; si mosse. Non si sottrasse dalla porticina per la quale era entrato, ma passò tra la gente con bella maestà senza fare saluto, senza dire parola.

Beatus era molto malcontento di sè. Il suo