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dalle maniche rimboccate? In qualche ospedale. E le torte delle monache? Si ricordava di aver letto che a Palermo le monacelle di Santa Rosalia offerivano torte a Garibaldi, dalla camicia rossa.

La scimmietta riferiva anche i racconti delle monache: racconti di diavoli, di inferno, di dannati, e specialmente di quelle lagrime così cocenti che se cadono sul palmo di una mano, la passano da parte a parte perchè sono di piombo fuso.

Sono superstizioni disapprovate dai pedagogisti; ma la signora Alice, invece, era soddisfatta come di una purga di olio da cui sperava benefici effetti. «Perchè — diceva — la Elena si va un po’ smaliziando. Già plebe è nata, plebe è, e plebe rimarrà».

La bimba, infatti, parlava dei diavoli senza troppa paura.

Forse il difetto di questi diavoli delle monache è che erano onesti diavoli, perchè perseguitavano soltanto i veri peccatori.