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aveva veduto la uguale! Non che la bimbetta ammirasse gli insetti come i manti e i fidanzati del tea—room, ma ammirava.
Diceva:
— Come son carini, come son bellini, come son buoni questi animalini. La cavalletta sembra che dica le orazioni; il ragnetto gioca all’altalena; le formichine portano in trionfo quell’altro animalino. Guardate, guardate, signo’.
La cetonia tentava invano di raddrizzarsi.
— Ah! i dolci animalini!
«Ma non sai tu che la cavalletta è la feroce mantis religiosa che sta lì in agguato? non sai tu che nel ventre del ragno c’è tanta seta da irretire, quanto filo spinato han messo in azione gli uomini per fare i reticolati della morte? non sai tu che la bella cetonia non è portata in trionfo, ma portata alla divorazione? che tutti questi animalini applicano la chimica all’industria della loro guerra con più perfezione degli uomini?»
Beatus stava per dire queste cose alla bimbetta, quando il campanelluzzo suonò e disse:
«Non togliere, o Beatus, questa fede negli animalini».
E perciò Beatus disse: