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Quando lo spettacolo cominciò, Beatus stupì dello stupore di cui tutti stupivano per quella Diva. Tutti la conoscevano e la nominavano. E a lui vennero in mente gli anni del passato tempo quando si credeva in altre Dive e Divi: l’Onore, la Gentilezza, la Temperanza, la Pietà, e altre cose del genere.

Gli parve che quella Diva che si rovesciava, spasimava, si allungava su lo schermo bianco, rappresentasse per la gran folla del pubblico come una eccelsa conquista. Così gli parve perchè nel cinematografo erano molti soldati inglesi, lustri lustri, e l’orchestrina intonò: It ’s a long way to Tipperary.

«Ah, sì, è una lunga via arrivare a Tipperary!»

Nella sala da tè lo stupore fu anche più grande. Anche qui era folla, ma un’altra folla. Invece di soldati, ufficiali anche più lustri: molti inglesi e francesi, bellissimi giovani. Bellissime donne. Una gran compostezza. Una