Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 105 — |
non può sospettare chi non sa come la donna, possedendo un’idea sola, ha bisogno di insistervi sino all’esaurimento. Tanto valeva allora che Beatus avesse preso moglie.
Potrà sembrare anche eccessiva questa libertà di contatti verbali, come oggi si chiamano gli insulti, tra la serva e il padrone; ma è che veramente Beatus ci aveva dato un po’ motivo nel passato tempo.
Quando egli era in possesso di tutto il suo onesto giudizio, e reputava che nel suo cervello abitassero gli Dei, si divertiva talvolta alle spese di Scolastica. Essendo egli abituato a trattare quell’esplosivo che è il pensiero, diceva a Scolastica: «Sospendete! Non fate rumore col vasellame. Basta una piccola vibrazione per far andare a male certe operazioni delicate».
Naturalmente Scolastica non sospendeva se non quando aveva finito.
«Non entrate nel mio studio se non quando vi chiamo,» diceva Beatus.
Ma Scolastica entrava lo stesso, o per la spesa, o per annunciare che l’olio era finito, o che il rubinetto dell’acqua si era guastato.
Beatus diceva anche: «Non toccate. No, è