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anche la verità, che può darsi sia tuttora in fondo al pozzo e vi debba rimanere per chi sa quanto tempo. Ritorniamo semplicemente al vostro figliuolo, ai suoi compagni ed a la loro educazione: ci credete proprio che sia ben fatto con tanta copia di insegnamenti costringere l’intelligenza dei giovanetti ad uno sviluppo immaturo, e ad una ponderatezza superiore a la loro età?

Quante cose essi debbono apprendere! La mente viene quasi divisa in un gran numero di parti, de le quali ciascuna deve assorbire una determinata disciplina, non altrimenti che si dispongono gli oggetti nei vari scompartimenti di uno scrittoio. E non vi pare che in tal modo, voi che volete seguire la verità, vi opponiate a quelle che sono la prima verità, cioè le leggi serene e buone de la natura? Tenetelo per certo che la natura si ribellerà a questo sforzo; e tutto quel complesso di studì, ancora che fossero impartiti con metodo e con ordine (de la qual cosa ho gran dubbio) finirà con l’oscillare, confondersi, poi svanire da la mente de gli scolari.

E supponete pure che sia possibile di eccitare