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passare per i sentieruoli e per le viottole che serpeggiavano presso de la parrocchia: sentieri dove il biancospino fioriva co’ suoi fiorellini amari e la madreselva s’intrecciava in alto odorosa ai viticci de le viti: ma egli non sentiva, forse, che la sferza di questo antico sole che scioglieva e scaldava le sue vecchie membra.

E per quelle vie, dinanzi al prete ambulante al sole, passava spesso il medico col suo figliuolo sul baroccino al trotto del cavalluccio slombato. Il fanciullo era già alto per la sua poca età: ma pallido pallido con i capelli biondi spartiti su la fronte e ravviati con molta cura. Indossava de gli abitini semplici e pur eleganti, che facevano contrasto con la giacca di fustagno del babbo; cioè un giubbetto turchino scuro con un collare di tela insaldata e candida, le scarpine lucide, le calze nere, tese ed allacciate sopra il ginocchio.

Chi pensava a quelle piccole cose de la mondizia del bimbo? Forse era l’anima de la madre morta, che riviveva in una femminea cura del vecchio padre.

Ed il prete, per avventura, lesse in quella faccia irsuta del medico un dolore antico ed un grande

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