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vincia gli giunse una lettera come di condono, e non molto appresso gli fu offerta una condotta medica nel contado ove dimorava G. Giacomo, come è detto nel principio di questo capitolo.



Il ritorno fu lungo e triste, perchè la donna gravemente infermò per viaggio, nè vide il bel paese, di cui tanto avea udito ragionare. Morì in una città di Provenza, e il dottor Lorenzo consumò tutto quel poco che gli rimaneva perchè la sua donna avesse un angolo fiorito e tranquillo in quel cimitero, dove nè egli nè il figliuolo sarebbero forse più ritornati a pregare.



Ora conviene dire di un prete che era parroco di quella terra da molti anni: si chiamava Don Leonzio ed era grande amico di G. Giacomo.

Avea circa sessant’anni; alto, scarno, con una fronte adusta e sottile, i capelli quasi bianchi,