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Il dottor Lorenzo era vissuto fino allora con alcune poche migliaia di lire che possedeva del suo; ma dopo quegl’anni d’esiglio il tenue peculio era sul finire, e però ella, visto il loro misero stato, licenziato che ebbe il suo appartamento, si ridusse contenta in quello del marito: due stanze in tutto.

Da allora, ogni mattina, per l’immenso grigio veniva la Miseria e batteva imperiosa a la porta di quelle due stanze, perdute nell’alto de la città immane tra la caligine.

E ogni mattina il bimbo destandosi sorrideva fuori de gli stracci che l’avvolgevano, e quando il bimbo sorrideva, gli occhi di lui si riempivano di pianto e si impietravano per non lagrimare.

Invece la giovane donna si era tutta obliata ne la sua maternità: per lei il sole entrava a torrenti ne la stanza, le pervinche ed i gigli fiorivano,