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Miss Nelly aveva ventisette anni. — Proprio ventisette — diceva sorridendo; — non pare, non è vero? Sembro molto più vecchia. —

Ma al soave tepore dell’amicizia quella austera e patita figura di donna si era sciolta come neve, sì che sorridendo le brillava ne gli occhi e nel volto una luce di giovinezza serena e verginale.

L’uso di una vita affaticata ed umile aveva forse fatto ignorare a lei stessa che era giovane e piacente, ma rifioriva all’affetto come ligustro di campo quando torna il buon tempo.

Sed Cynarae breves annos fata dederunt!

Il dottore con la grossa mano lambendo que’ suoi capelli fini e biondi, e vedendo il suo sorriso, diceva che ella era ancora bambina, anzi la sua bambina.

Ella raccontò la sua storia che era assai semplice: suo padre era stato per più di trent’anni precettore in una scuola di Edimburgo. Lavorava tutto il giorno per mantenere la sua famigliuola e tener lieto il suo nido. Era un uomo sempre sereno, quasi felice; — e diceva sovente a la figliuola: — Vedi: la virtù, la modestia ed il sapere