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CAPITOLO IV.


Talvolta, nei giorni di luglio, s’arrestava in mezzo ad un solco, per non so quale meraviglia che saliva ne la sua anima misteriosamente.

Da poco tempo s’era perduta l’eco dei dodici tocchi a la parrocchia, e grande e ardente era il meriggio su i campi: nè le cicale ne interrompevano la quiete, che anzi quel canto diffondendosi ad ondate continue e monotone come il fiotto del mare, pareva quasi un misterioso rombo; inno indistinto o fremito di vita che uscisse da la terra stessa e da le piante sotto la magìa dell’occhio del sole.

Il libro del morti — 4