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questa corona di speranze che aveano il loro fondamento ne la serena e semplice verità de la vita.



G. Giacomo avea dal padre ereditato due poderi e Paola gliene recò in dote un terzo, non da quelli molto discosto. Questo capitale si poteva valutare circa a dieci mila scudi, la qual somma oggi non basterebbe certo ad uno che vi volesse vivere di rendita, con la famiglia per di più; ma allora perchè le imposte erano lievi e poche e sopratutto perchè il superfluo non era entrato ne gli usi de la vita come un bisogno, costituiva una discreta sostanza.

Inoltre la terra, nel breve giro di pochi ettari, forniva quasi tutto il bisognevole per l’esistenza, nè era necessario essere soggetti a manifatturieri o bottegai d’ogni maniera. Il grano, la vite, l’olivo prosperavano mirabilmente in quei dolci campi; il lino fioriva alto e sottile con i suoi fiori cilestri e la canapa pur vi crescea rigogliosa.