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CAPITOLO III.


Quando G. Giacomo finì gli studi di filosofia nel seminario, avea circa vent’anni: allora si spogliò de la sua sottana nera, del tricorno e de la bella fascia rossa di abatino; e la zia ripose con gran venerazione quegl’indumenti in un cassone con molti acini di pepe perchè fossero preservati dai tarli.

Il babbo che era notaio e viveva con quella sorella in una sua casetta, fece grande festa per il ritorno del caro figliuolo; e perchè in quel tempo era morto il suo scrivano, così il giovane ne prese il posto e passava gran parte del giorno a stendere inventari e a copiare rogiti.