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grassare pel Natale, le sorbe a maturare su la paglia, la lana ed il lino a far sognare le fanciulle; che lavorando il loro corredo ne’ lunghi meriggi o a le notti d’inverno, vagheggiavano il tempo quando il babbo avesse condotto in casa un buon giovane, col timore di Dio e con qualche po’ di roba al sole, per essere lo sposo loro e così diventare padrone di casa e massaie, come la mamma e come l’ava.

Il ceto poi dei lavoratori in genere era assai esiguo, tanto quanto era richiesto dai bisogni de la vita: buona gente astretta a le classi nobili o ricche per vincolo di riconoscenza, per speranza di benefici o per timore di occulte persecuzioni; uomini e donne accostumati a far andare la coscienza su le rotaie de la vecchia morale d’uso, ed a vivere sotto la custodia dei dogmi.

Lo stesso agitarsi de le sette ed il loro diffondersi proveniva piuttosto per odio politico, per consenso dal di fuori, per bisogno di lotta ne’ più audaci che da convincimento di coscienze rinnovate e desiderose d’ideale libertà: per queste cause e per essere l’opera loro occulta o ferocemente re-