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donna, un dì giovane sposa, lieta del suo uomo, del suo figliuolo, de la sua casa, ora solitaria e vedova, scendeva ne l’ineffabile ignoranza de le cose e del mondo verso la morte.

G. Giacomo, non t’indugiare, l’ora fugge! Lunghe sono le notti de l’inverno, ma il gallo ormai canta mattutino, e dal chiuso pollaio indovina i miti incendi de l’alba.

Affrettati: nulla puoi tu fare per lei; la sua vita declina come declinò la tua; lasciala in pace nel suo letto: vedi, ella vi si è composta come ne la bara; lasciala parlare coi santi; lasciala sognare finchè ha tempo: si desterà fra breve giù nel regno de la Morte.

Fuggì, e fu ne la stanza del suo figliuolo. Un lumino ardeva davanti a l’imagine de la Madonna e diffondeva attorno mite luce.

Il giovane giaceva fermo, supino, ne la beatitudine del sonno, con il capo profondato nel guanciale. Una de le braccia usciva fuori de la coperta e la mano larga e callosa di forte lavoratore si stendeva su di una cuna come a proteggere; l’altro braccio passava sotto il collo di una donna, la cui