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un sistema commerciale e finanziario, che mi pare assolutamente fittizio. Se quella stoffa avesse sentimento, dovrebbe arrossire di vergogna!

Le salse ed i vini preziosi che stuzzicano il suo palato a me fanno nausea; e senza servi sbarbati, senza caffè concerto, senza rose di gennaio, senza giuochi di borsa e donne mondane io vivo bene lo stesso. Lei ha bisogno de la cravatta, dei profumi, dei guanti, dei mobili secondo la moda o il tempo, e di tant’altre cose che non so nemmeno di nome: io ne fo senza. E, se anche dovessero cessare tutti quei mezzi di comunicazione, che furono causa e necessaria condizione di sviluppo a le industrie, non per questo mi lamenterei. Veda dunque che se tutti fossero come me, non vi sarebbero nè capitalisti nè salariati, nè simili altre miserie. —

Ma lei — esclamò il notaio, — ma lei vorrebbe distruggere la vita, almeno quale noi l’intendiamo! ma che sarebbe essa mai senza il superfluo, senza le raffinatezze del lusso e de la civiltà, senza il tumulto de le passioni, il cozzo de le idee, senza l’eccitamento dei sensi? ma lei mi canzona! —