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come a l’antica, indossando la cocolla, e che certo richiede una perizia ben maggiore. —
A questo punto il notaio vide con meraviglia che il volto di G. Giacomo si era fatto scuro e doloroso. Gli era venuto a mente il suo figliuolo, null’altro che semplice e buon coltivatore di campi, che pregava la Madonna e si commoveva leggendo le storie antiche di Furio Camillo e di M. Attilio Regolo.
E poi un’imagine gli s’affacciava al pensiero doloroso: ecco; li aveva visti ieri, giorno di festa, e con lo sguardo e con l’animo intento li avea seguiti tra la folla.
Lui, un giovane emaciato e scarno, con un pastrano stinto ma pulito, le grosse scarpe lucide, la cravatta di raso verde, i guanti, il cappello quasi a la moda: portava in braccio un bambino pallido pallido: lo accompagnava una donna che il fiore de la giovinezza più non serbava se non nel numero de gl’anni che pochi dovevano essere. Pure nel vestire era anche in lei la pretesa d’una certa eleganza, tanto da non stonare in mezzo a la gente. Ella avea per mano un bambino. Entrarono da un