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CAPITOLO VIII.


Quando vide passare presso di sè quella enorme macchina, corrusca di fuliggine, di scintille e di ottoni, che trascinavasi dietro il profumo dei campi e dei monti attraversati la notte, provò un sussulto al cuore e come un fremito di cosa nuova e paurosa: quel mostro, opera de l’uomo, gli sembrava aver forza propria e nemica; come il demone de la favola che il boscaiuolo invocò ne la sua ignoranza e poi vorrebbe mandar via perchè lo spaventa e gli ha tolto ogni pace. Ma quegli risponde: — Tu mi hai voluto, tu mi hai concepito e chiamato! —