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fu riempita con ogni studio del bisognevole, e una mattina serena de gli ultimi di ottobre, indossato un vecchio soprabito nero che era quello de le nozze, baciò e abbracciò la moglie; e, montato sul baroccino, s’avviò a la stazione de la città. Lo accompagnava il figliuolo che guidava l’asinello e stava tutto muto e triste per la partenza del babbo. L’asinello trottava lesto su la via bianca a la prima luce del giorno; i campi erano deserti: gli alberi spogli oramai di frondi, le siepi brinate fuggivano in silenzio. Si attraversò la città ancora addormentata e furono giunti a la stazione.