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di grano. Non serre di piante rare o stranie rose; ma i veroni erano il maggio fioriti di garofani che sanno profumo caldo d’estate, di basilico e di gerani fiammanti. Presso la porta crescevano due cespi di rosmarino, un tempo pianta sacra ai buoni dei Lari, ora usata solo a condire i capponi casalinghi che si rosolano a lo spiedo: ma gli antichi Lari, se aleggiano ancora, erranti spiriti, su le dimore, non isdegnano, io penso, il nuovo uso de la sacra pianta, pur che la famiglia fiorisca e il focolare risplenda.
In quella casa, dunque, i morti volentieri vi ritornavano perchè volentieri vi erano in vita vissuti? Ahimè! gli altri morti se potessero ancora ritornare in vita, sarebbero assai tristi ed amerebbero meglio rimanersene dove erano, perchè la casa che fu di loro, e dovea essere tempio ai figliuoli ed ai nepoti, troverebbero abitata da altra gente; i campi che essi coltivavano, venduti; i corridoi dove ridevano i bimbi ed il sole, desolati o rifatti a nuovo; le stanze de le buone nonne, un dì tutte serene di Madonne e di preghiere, profanate; ed anche i letti, la mensa, le stoviglie