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CAPITOLO VII.


Dal ’59 a l’anno che Roma fu tolta al Pontefice, gli avvenimenti precipitarono con tanta rapidità, che G. Giacomo non aveva tempo di rendersi esatto conto di un fatto che l’altro sopraggiungeva.

Un giorno tre reggimenti di bersaglieri, piumati e frementi erano entrati ne la sua città con gran meraviglia di quelle mura vecchie e solitarie. Squillavano le fanfare, bandiere di seta ondeggiavano e stridevano, grida e fiori ricoprivano quelle schiere. Pochi giorni dopo Lamoricière era vinto, Pimodan ferito a morte. Vi rispondea come un eco l’epopea di Garibaldi: un reame conquistato, un re messo in fuga. Il sole non maturava allori