Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
68 | alfredo panzini |
— O, Marco Tullio, — disse Cornelio Gallo — la dama vi fa concorrenza.
— Come sarebbe a dire? — domandò il grande oratore.
— Voi avete studiato e descritto tutto quel che ci vuole di voce e di gesto per riuscire compiuto oratore. La dama, non c’è mossa o parola di cui lei non curi prima l’effetto.
Ma Catullo non udí le parole di Cornelio Gallo. Egli era rapito in quella divinità femminile: si era perduto dietro quei quattro umani che si allontanavano con in alto quella bianchezza.