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58 | alfredo panzini |
di legge, dovevate ricordarvi che per condannare a morte un cittadino romano, il voto del Senato non basta: ci vuole l’appello al popolo, e l’appello al popolo è mancato!
Tutti quei giovani applaudirono.
— Un’altra volta —, dice la dama —, se vi fanno console, ricordatevi: meno zelanteria! La zelanteria nasconde spesso la paura.
— Pulcre, bene, Clodia! — dissero i giovani.
— I morti, in politica —, disse la dama — hanno l’abitudine di ritornare. Dunque voi siete parente di Catone? — domandò ancora rivolta al giovane.
Catullo disse:
— Catullo e non Cato, dama.
— Alla buon’ora, — disse la dama —: nessuna relazione dunque con quella gente censoria?
— Nessuna. Io sono da Verona.
— Da Verona? Allora voi siete parente di Brenno. Verona non si chiamava una volta Brennona?
La dama parlava per gaiezze, smemoratezze, indifferenze, e ciò basterà per capire come appartenesse alle classi piú elevate della società.
E parlò cosí:
— Voi, Marco Tullio, che siete un’arca di