Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
196 | alfredo panzini |
do a noi di vivere, avverrà che il nostro amore si incontrerà naturalmente con la Dea Castitade come avvenne a Filèmone e Bauci.
«Anche questa di Filèmone e Bauci, o caro Catullo, è una piacevole storia! Per la loro vita virtuosa ottennero da Giove una ben beata vecchiaia, e poi morire tutti e due insieme. E un giorno mentre pregavano nel tempio, Filèmone s’accorge che la sua Bauci si trasformava in un tiglio. Ha appena tempo di dire: che fai, moglie mia? che lui si trasforma in una quercia. Due piante di lunga vita, ed è questo un modo con cui gli Iddii concedono immortalità ai mortali».
Cosi terminava la lettera della Signora.