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il bacio di lesbia 129

Per amore della verità? Si diceva a quei tempi per motto: «Amico è Platone, ma più amica è la verità». E oggi si dice che si deve dir sempre la verità anche se è ingrata, anzi quando è ingrata! Ma quando l’uomo ne è comandato! Ora Cicerone non era stato comandato. E allora perché? Pensò Cicerone a quel che faceva?

Si rese conto Cicerone che per le sue benemerenze, per la sua reputazione di uomo giusto, l’unica sua testimonianza avrebbe annullato il motto giuridico che un solo testimonio non costituisce testimonianza?


La cagione di questa virtuosa imprudenza di Cicerone va ricercata in Terenzia sua moglie, la quale per comune testimonianza apparteneva al genere delle donne «morose».

Questa cosa sembra cosi inverosimile che per timore possa sembrare invenzione romanzesca ci sembra indispensabile confermarla con l’autorità di Plutarco. Il quale dice : « Sembra però che Cicerone testificasse ciò non già in grazia della verità, ma per giustificarsi presso la propria moglie Terenzia che era nemica di Clodio per cagione della sorella Clodia: la quale si credeva che cercasse per via di reciproci divorzii di sposarsi con Cicerone, e Cicerone andava spesso a trovare Qodia e ciò