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lista. Questi due figliuoli (et duobus filiis Zebedaei, S. Matteo, 26, 37) influirono ridicolmente sul nome del padre. Strane fantasie di popolo !

Zecchinetta: V. Lanzichenecco.

Zelanteria: voce familiare, eccesso di Aelo^ ma si dice in cattivo senso. Cfr. il motto Surlout pas trop de %èle.

Zelatore e Zelatrice: voce che non trovo registrata e che pure è dell’uso per indicare chi raccoglie offerte o rate per chiese, santuari, opere religiose, etc. Il francese ha %élateur e relatrice., da ^e/o, lat. xelus^ greco ^^/lo^ = emulazione (Cfr. geloso per xeloso).

Zéphyr: voce francese, usata fra noi per indicare un tessuto leggero di lana o di cotone. Manifesta estensione del nome Zéphir Zéphire = zeffiro (vento lieve).

Zlbeline: fr., zibellino: in commercio indica una specie di tessuto a bioccoli per abiti da donna.

Zigaro: per sigaro. b^ísíqq ai puristi, ed ò anche meno dell’uso.

Zigzag o zig-zag: tortuositá, serpeggiamento: parola venutaci dal francese zigzag. Pare di origine tedesca (V. Zaccaria op. eit.). Voce notata in ogni lessico.

Zinale o Zinnale: (da zinna = mammella), il Petrocchi la pone fra la parole morte. Essa è vivissima invece nell’Italia media (Marche, etc), nel contado dell’Italia meridionale, e si alterna alla voce grembiule. In Lombardia scossáa.

Zinna: maínmella, poppa^ voce antica, viva ne’ dialetti dell’Italia meridionale e centrale ; onde zinnale, il grembiule che copre le zinne. Zinna, secondo lo Zaccaria (op. cit.)^ è voce di origine germanica. In napoletano sizza.

Zi’ prete e zi’ frate: dice il popolo dell’Italia centrale e meridionale ai preti ed ai frati, familiarmente: la ragione di tale parola {zi’ = zio) si potrebbe rintracciare nell’antichissimo uso di chiamare nepoti i figli degli ecclesiastici, sí che questi sono chiamati zíi. In Napoli non si dice zi’ frate (= fratello) ma zi’ monaco.

Zittire: in senso transitivo di imporre il silenzio, disapprovare, es. l’oratore fu zittito, spiace ai puristi, lo conferma l’uso.

Ho trovato qualche volta zittire per tacere, ma non è modo errato.

Zoepica: epopea in cui hanno parte le bestie, dal gr. Zòíov, animale ed epos. 1 Paralipomeni, Gli Animali parlanti, L’Atta Troll, etc.

Zollano: attributo frequente di verismo: es. è un romanzo del piú crudo verismo zoliano (V. Verismo). Da Emilio Zola, (1840-1902) noto romanziere, capo scuola in Francia di quest’arte naturalista che ebbe tanto grande come passeggero fulgore. Vedi la famosa collana di romanzi che vanno sotto il titolo di Rougon-Macquart, storia naturale e sociale di una famiglia sotto il secondo Impero. Comprende venti romanzi, fra cui celebri. Nana, V Assomoir. Germinai, La Bète humaine (nome divenuto antonomastico), La Debacle, etc. Poderosa e grande opera, quale che sia il criterio artistico nel giudicarle, quale che sia la sua durata nel tempo immortale.

Zolla zolletta: i ben parlanti a Milano, quelli e quelle che credono di seguire le veneri toscane su le rive del Lambro, non diranno un pezzetto di zucchero, ma una zolletta di zucchero. Risum teneatis !

Zollverein: associazione o lega doganale fra i vari Stati di Germania. Fu costituita nel 1833, primo indizio di federazione fra quei popoli che poi dovevano costituirsi in unitá d’impero.

Zomoterapia: Zcjjuog — sugo di carne e dsQansia = cura (Eichet e Héricourt). Metodo di cura che utilizza il plasma muscolare, cioè la carne cruda: forma semplice di iper-alimentazione e, si crede, azione immunizzante contro l’infezione tubercolosa.

Zompare: voce vernacola di alcune regioni dell’Italia centrale e meridionale (Marche, Napoli), vale saltare.

Zompata: in napoletano indica il duello a coltello dei camorristi, perchè si zompa ai lati per ischi vare i colpi.

Zona: termine medico {^Gívr} = cinta, fascia) che è sinonimo di erpes zoster {^coOTrjs = cintura). Affezione caratterizzata da una eruzione di vescichette, simili a quelle dell’erpete, poste sul tragitto dei nervi della sensibilitá.

Zone grigie: locuzione del Crispi, rife-