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Alp — 15 — Ame


Alpeggio: chiamasi così nell’Alta Italia il pascolo estivo del bestiame sulle Alpi.

Alpenstock: parola tedesca (cfr. stocco ted. stock) che indica il bastone ferrato, alto, ricurvo in cima o ornato di un cornetto di camoscio, usato nello escursioni alpine. La traduzione che alcuno tentò in alpistocco non è riconosciuta dall’uso. Tale voce è pure nei diz. francesi.

Alpino: il soldato in difesa delle Alpi: nota milizia di recente istituzione.

Alt: comando militare di fermata, dal tedesco halt = sosta, fermata. (Il Petrocchi registra in tal senso la parola alto, e dicesi in fatto fare un alto, ma anche qui la parola alto non proviene dal nostro aggettivo omonimo, bensì dal tedesco halt machen = fare alt).

Alta: invece di grande come attributo di novità è comunissima voce, specie nel linguaggio delle mode: è la versione esatta dal francese haute nouveauté.

Alter ego: (lat. un altro me stesso) dicesi, talora con senso faceto, di persona che può e suole in un dato ufficio sostituire l’opera altrui.

Alternatore: motore elettrico a corrente alternata, in cui il lavoro meccanico si trasforma nell’energia di una corrente alternata, ossia tale che la sua intensità vari periodicamente da un massimo positivo ad un massimo negativo; e questo allo scopo di trasmettere l’energia elettrica alle maggiori distanze, cosa che non è conveniente con una corrente continua.

Alto forno: dei grandi stabilimenti metallurgici; così detti e dal gran camino e dalle alte temperature a cui possono giungere allo scopo di fondere i più duri metalli.

Alto mare: tutta l’estensione del mare che è fuori della vista della terra.

Amantes amentes: motto latino di antica sapienza che trae valore dalla somiglianza dei due suoni e dalla ommissione del verbo, cosa comune nel sentenziare dei latini: gli amanti sono privi di giudizio, senza mente. La qual cosa fu da molti poeti e filosofi significata e per l’appunto dall’Ariosto, anima grande e serena, là dove dice chè non è in somma Amor se non insania (Orlando Furioso, XXIV), l’insania che contiene la vita!

Amateur: a questa parola usatissima corrisponde la nostra dilettante, e dicesi di chi ha gusto, inclinazione, amore per qualche arte senza farne professione. V. En amateur.

Amaurosi: gr. amauròo = oscuro. Cecità o turbamento profondo delle facoltà visive, che non può attribuirsi a determinata lesione. Voce del linguaggio medico: il vocabolo volgare è gotta serena.

Amba: nome dato a certi monti dell’Abissinia di special forma, cioè di piramide tronca, quivi frequenti. Servono in quel governo barbaro feudale per luogo di relegazione. La parola è entrata nell’uso della lingua italiana dal tempo delle tristi guerre con l’Abissinia. Voce di quell’idioma.

Ambiente: per stanza o vano o recipiente non mi pare voce lodevole. Nel senso di condizioni ed influsso di tempo, luogo, persone è così invalsa che, anche condannandola, sarebbe condanna inutile. Certo che è preferibile, per chi onora l’arte del dire e dello scrivere, determinare queste condizioni con le loro precise parole.

Amen: voce ebraica che significa così sia. Nel linguaggio familiare dicesi amen per indicare acconsentimento, includendovi però l’idea di noncuranza o di rassegnazione.

A mente: Es.: a mente dell’art, etc. modo invalso nelle scritture d’ufficio in luogo di in conformità, seconda, giusta. Lo riprende il Fanfanie non a torto.

Ambulatòrio: voce riprovata dai puristi, invece di un proposto consultatorio. Chiamano i medici ambulatorio quel locale ove si possono fare cure mediche o chirurgiche ambulatoriamente cioè stando in piedi e venendo ogni tanto, senza bisogno della cura del letto.

Americanata: neologismo di formazione popolare, per indicare fatto o impresa esagerata, sorprendente, audace, sfacciata, di cui l’America del Nord sembra avere il privilegio. In questo conviene tener conto del naturale crescere delle proporzioni attraverso l’oceano e della differenza che intercede tra un popolo giovane in terra ampia e vergine, e un popolo vecchio in terra angusta ed augusta por vetustà.