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a sacco è denominata inglesemente Sack; il giacchettino nero da conversazione, balli, teatri, Smoking (propriamente Smoking coat, V. questa parola. L’abito o muta di stoffa tutta di uguale colore, tout de même (V. questa parola). Il panciotto o sottoveste di vivaci disegni e tinte, gilet fantasia. I calzoni hanno anch’essi varietà di nomi, Panacehes o Breeches quando son corti (brache in fr. culotte) e di special foggia per gli eleganti cavallerizzi. Knickcer-bockers = smallclothes (i gambali di lana grossa per alpinisti e ciclisti che si portano con le brache). Infine Golf coat= abito pel giuoco del Golf; Yachting coat = abito negli esercizi nautici, etc. etc. Bisogna convenire che i nostri eleganti hanno anche loro una certa fatica da fare per imparare bene tutte le mutabili parole che l’Inghilterra, l’America, la Francia impongono.
Vetrioleggiare: verbo formato per imitazione del neol. francese vitrioler = gettare il vetriolo in faccia (forma di vendetta deturpante, usata talvolta nelle battaglie d’amore). Vitrioler, vitrioleur, euse = qui jette du vitriol pour aveugler ou défigurer par vengeance, sono in francese voci di gergo. In Napoli è a tale effetto in onore il colpo di rasoio sul volto, sfregio, sfregiare.
Vetrocromia: pittura sul vetro.
Vetterli: nome del facile italiano che fu adottato nel 1871: modificato nel 1887 secondo il sistema Vitali, oggi sostituito da più perfetto modello (per l’esercito attivo). Dal nome dell’inventore, Federico Vetterli, direttore della fabbrica d’armi di Sciaffusa (Svizzera).
Vettura Negri: fu propriamente nome di un’antica impresa di diligenze che faceva servizio da Milano a Saronno. Partiva dall’albergo Torre di Londra, in via Rovello. Divenne e rimase proverbiale per la lentezza, sopratutto, dopo l’introduzione delle ferrovie (Saronno fu unito molto tardi a Milano per mezzo della ferrovia detta del Nord, quindi la diligenza sopravisse per lungo tempo alle sue simili). Anche le altre comunicazioni attorno a Milano non erano rapide, di che è prova questa vecchia strofa:
Il postiglion di Monza
si chiama Trottapiano,
impiega un giorno e mezzo
per giungere a Milano.
Questa locuzione, estesa a significare lentezza grandissima, è nota anche fuori di Lombardia, certo per effetto del giornalismo milanese. | Altra locuzione, ma antica, di senso affine, e notata in ogni buon lessico, è il soccorso di Pisa. Ma non credo che tutti ne sappiano con precisione l’origine. Essa si riferisce al promesso e non mai mantenuto soccorso dell’imperatore alla ghibellina Pisa nella sua continua e fatal guerra contro Firenze, nel Cinquecento. «Massimiliano Re de’ Romani s’era messo in pensiero di calare in Italia, non tanto per prendere, secondo il rito de’ suoi predecessori, la Corona e il titolo Imperiale in Roma, quanto per ristabilire i diritti dell’Imperio Germanico in queste Provincie e recare a Pisa, continuamente infestata dai Fiorentini, quel soccorso che tante volte promesso, e non mai eseguito, fece poi nascere il proverbio del Soccorso di Pisa». Muratori, Annali d’Italia, anno di Cristo 1508.
Vexata quaestio: lat., questione agitata, discussa dibattuta, su cui si è detto tutto ciò che poteva esser detto senza che le parti contendenti si accordino, e perciò vale anche questione inutile.
Vi: abl. latino, per mezzo di violenza.
Via: nelle locuzioni via di fatto per violenza, percossa; via diplomatica per diplomaticamente; via amministrativa, per amministrativamente, etc. è estensione della parola, che spiace ai puristi: comune nell’uso (Cfr. il fr. voie de fait = coups donnés a quelqu’un).
Viabilità: stato delle vie, neologismo tolto dal francese viabilité: si riprende dai puristi, ma è oramai accolto nei moderni dizionari dell’uso, ed è voce di cui non sapremmo fare a meno.
Via crucis: la via della Croce, devozione cristiano-cattolica che si compie passando da una all’altra delle quattordici imagini che rappresentano le stazioni della passione di Cristo, onde nel linguaggio familiare via crucis vale andare da uno