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della civiltá nostra: prima della Rivoluzione i tipi erano relativamente fissi, mutavano lentissimi, seguendo il complesso stile del secolo. Confronta i costumi contadineschi che ancora rimangono in qualche nostra regione (Sardegna, Sicilia ad es.). Di queste mutazioni molta causa spetta alle necessitá ed astuzie commerciali, molta alla tendenza borghese di emulare e pareggiare le classi privilegiate per censo e nobiltá. La moda propriamente detta comincia dal tempo del II Impero ed il famoso sarto Worth ne fu valido cooperatore {eonfexione di abiti fatti, stoffe e accessori, velluto, trine etc, in vendita presso il laboratorio del sarto, colori e tessuti, secondo il gusto). Della moda muliebre — vera scienza dell’arte del piacere — tiene ancora lo scettro Parigi: dicendo moda si intende moda di Francia. (Cfr. la piavola de Franxa = il figurino). Vero è che tale impero è contrastato da Londra e da Nuova York: non sará però facile spodestare quel popolo francese che sembra avere uno speciale senso nel culto, quasi feticista, della bellezza muliebre. Talora ci si domanda: Da chi è data la volubile moda? Spesso da veri artisti, spesso dal gusto o capriccio di donne mondane, attrici, artiste; spesso dal mero caso. Riunioni eleganti, sportive, cerimonie, teatri etc. servono ad esporre al giudizio una data moda. Accettata che essa sia, conviene, per chi non vuole trovarsi in arretrato, ricorrere a Parigi. Ciò sanno sarte e cuffiaio di provincia. Per quanto variabile, la moda trae dall’antico e deriva evolvendosi da modelli precedenti. In questi ultimi tempi un senso voluttuoso e squisito di colori, di stoffe, di linee, sembra, piú che il capriccio, presiedere alla moda, deformando la linea anatomica di quel tanto che basti a sollecitare i sensi, argomento di geniale studio sarebbe il raffronto tra le tendenze estetiche dell’arto fioroalo e la moda muliebre: esaminare lo sforzo di dare alla figura muliebre una voluttuosa sembianza di efebo. Necessaria quindi con la cosa, la soggezione ai vocaboli francesi. Ma, fatto strano ! mentre le nostro sarte e le nostro signore ripetono il vocabolo, quale esso sia, dei figurini, i cataloghi dei magazzini parigini per l’Italia, usano parole italiane e con sufficente precisione e rispetto alla nostra lingua. Inutile cura, o gentili francesi ! Quanto alla moda maschile, domina il modello inglese, informato ad un concetto di igiene, di comodo, di praticitá: da ciò deriva l’eleganza maschile nel vestire comune. Come seguire i mutevoli vocaboli, stranieri per la piú parte, ma spesso modificati o dal capriccio dei sarti, o dallo snobismo degli eleganti e degli scrittori o dall’influsso delle voci nostrane, regionali? Fra i vocaboli ho notato quelli che mi parvero piú stabili. Ecco una specie di elenco. I cappotti d’inverno, secondo le fogge e le stoffe, hanno questi vari nomi: Paletot^ Ulster^ Palamidone^ Raglan^ Makferlane, Pipistrello, Talma (mantello a ruota completa, la capparella romagnola], Punch^ Overcoat = Waterproof Rainproof^ dall’inglese water = acqua, rain = pioggia e proof =: prova, a prova di acqua; oppure Govertcoat, soprabito impermeabile: Overcoat ^z Rnche pardessus (dall’inglese over .=: sopra e coat =: abito: cfr. cotta), Spencer^ per militari, Sport^ soprabito largo, corto, elegantemente bizzarro, cosí dotto perchè di prammatica nelle riunioni sportive; Bismarck^ specie di Ulster^ ancora in uso presso i tedeschi, e cosí detto dal nome del famoso statista (V. Ulster)-^ Chesterfleld, soprabito lungo di stoffa color fantasia. L’abito da cerimonia, nero, chiuso a due petti: Stifelius, Redingote, e se di color rosso, come usa nelle cacce, Riding coat^ dall’inglese riding = cavalcando (V. Redingote)., Prefettizia., (nel Veneto), Financière, perchè usato all’estero da banchieri o finanzieri. L’abito a falde, solitamente nero: Taít., Dorsay., e con voce inglese Morning coat., se di stofi’a color fantasia, da portarsi al mattino ; Dining ooat., se nero, da portarsi a pranzo; Gratis o Kraus., Habit (Torino), Paltorino (Milano), Sciassa (Napoli). L’abito a coda di rondino: Marsina (spocialinento por militari, diplomatici), Velada (Venezia), Frac (V. questa parola), Abito (por antonomasia, dal francese habit noir), Evening coat. Anche la Giacchetta