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dell’alta Italia. Cosí in fr. mon vieux =: mot d’amitié qui se dit très bien a un jeune homme (Cfr. le locuzioni nostre familiari: i miei vecchi per dire i miei genitori; la mia vecchia per dire la mia moglie).

Vecchio Adamo (il): vale il vecchio peccato^ il difetto d’origine.

Vecchio della Montagna (il): storicamente fu cosí detto il capo della famosa setta degli Assassini, stabilitasi su la fine del secolo XI sui monti della Persia. Difesi per indicare inspiratore occulto (ironicamente).

Vecchio Stile: attributo del Calendario Giuliano in opposizione al nostro, Gregoriano. Cotesto calendario è seguito dai popoli che seguono la religione greco-scismatica ortodossa (Russi, Greci, etc.) ed è in ritardo sul nostro calendario di 13 giorni.

Vedere: nella locuzione farne vedere ad uno., vale «tormentare, martoriare, far soffrire». Questa locuzione familiare è anche in francese en fair e voir á quelqu’’un in tale senso ; ma sono forme parallele, non di imitazione.

Veder le stelle: dicesi di acuto e momentaneo dolore fisico, per l’effetto di certi bagliori o fosfeni che passano su le pupillo in quell’attimo. Antica locuzione familiare.

Vedere per credere: locuzione da fiera e da saltimbanchi, trasportata nel linguaggio familiare in senso faceto ed ironico, detta di cosa che non pare vera, e pure è veramente.

Vedi Napoli e poi mori: locuzione nostra che vale dopo Napoli non, v’è piú ninna cosa si bella., onde si può morire. Secondo alcuni la locuzione è fondata sul bisticcio della parola mori., nome di luogo presso Napoli, che non esiste. Vedi Napoli e poi .... è titolo di un libro del Ferrigni (V. Yorick).

Vegetare: far vita puramente materiale come le piante le quali vegetano. Es. In questa cittá si vegeta., manca ogni nutrimento dello spirito. Questo neol. è dal francese vegeter = vivoter., vivre mediocrement., miséi-ablement^ ovvero è forma parallela ?

Vegetariano: neol. dal fr. végétarien., usato per significare quelle persone le quali non fanno uso se non dei vegetali ed abborrono da cibi ricchi di albumina (carne), laddove l’uomo, per fisiologia, è erbivoro e carnivoro insieme. I primi vegetariani furono in Londra verso il 1810. In Italia molta parte della popolazione per necessitá economica e di clima e per la eccellenza delle verdure e de’ legumi è, senza esagerazioni nordiche , propensa alla dieta vegetale. Vi sono persino colonie falansteri (Ascona) di gente la quale fa professione di vivere secondo natura (V. Naturalista)., ritornando cioè alla semplicitá primitiva. L’assoluta dieta vegetale è norma per costoro. Esagerazione nordica e reazione alla complicata e faticosa civiltá moderna spiegano lo strano fenomeno.

Vehme: secondo scrittura francese, e venie secondo scrittura nostra: nome di famoso tribunale segreto in Germania (Vestfalia) nell’Evo Medio. Veíne nell’alto tedesco medioevale vale condanna., punizione.

Veilleuse: fr., lumino da notte {daveiller = vegliare, vigilare, quasi lume vigile).

Veine: in gergo familiare francese, vale chance., bonheur. In italiano vena figuratamente vale disposizione, talento., vale sentire., essere un poco: es. ha una vena di pazzo (cfr. averne un ramo)^ vale di buona voglia: es. fare una cosa di vena.

Velo: V. Velodromo.

Velocífero: al tempo delle diligenze era cosí chiamata quella vettura che correva piú diretta. Dal fr. velocifere: diceasi anche in antico il velocipede.

Velodromo: (dottrinalmente si dovrebbe dire velòdromo come ippòdromo^ etc.) per campo delle corse (ciclistiche) è un vocabolo ibrido, dal lat. velox = veloce e dal gr. ó^ó/fo^ = corsa. Osserva l’Arila «che giá era stato introdotto ciclodromo., che se non altro aveva il merito di essere tutto d’un pezzo, cioè tutto greco, e poteva bastare». Vero è che velodromo è voce non di nostro conio, ma francese, vélodrome. I francesi hanno anche la voce di gergo velo: = velocipede. E la legge del Brenno, cui conviene subire.