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Val | — 512 — | Var |
Valchiria: più comunemente al plurale, Valchirie: nome dato dagli antichi scandinavi a divinità muliebri, messaggere di Odino.
Bionde Valchirie, a voi diletta sferzar de’ cavalli
sovra i nembi natando, l’erte criniere al cielo.
Valencienne: fr., per lo più al plurale, pizzo di Valenza.
Valgo o varo: termine medico, usato come attributo di membro, o segmento di membro, deviato all’infuori. Es. piede, ginocchio varo. Dal latino valgus = che ha le gambe storte, e varus = declinante dalla linea retta, piegato, volto in fuori, sbilenco, strambo: crura vara, cornua vara.
Valì: grande ufficiale dell’impero turco, governatore generale d’una provincia {vilayet). Da lui dipendono i mutessarifs, i kaïmakans, e i mudirs (grafie francesi, come il solito, accolte fra noi pei nomi orientali).
Valle: a Comacchio e Ravenna così sono chiamati gli specchi d’acqua salmastra, le lagune, e i fondi palustri di quella regione.
Vallivo: aggettivo di valle (es. terreno vallivo), usato nelle regioni del Ravennate e del Ferrarese. V. Valle.
Valorem (ad): i dazi doganali nel diritto amministrativo si dividono in specifici secondo una misura (quantità, peso, e qualità, cioè specie) e ad valorem. (latinismo), cioè quei dazi che, non tenendo conto della specie, si computano in base al valore dichiarato. In questo caso lo Stato si riserva il diritto d’acquisto sul prezzo dichiarato.
Valoroso: dovrebbe essere il guerriero: invece ha osservato il lettore come questo belligero aggettivo sia sovente dato a gente che finora non fu punto belligera? ai professori? Un insegnante è valoroso, come un ufficiale è brillante. Epitheton ornans!
Valpolicella: vino rosso da pasto, pregiatissimo del Veneto (Verona): rosso rubino, àlcole non molto, acidulità tendente ad una freschezza e sapidità gradevole: diffuso e ricercatissimo in commercio. Sotto questo nome vanno i vari vini del Veronese.
Valvola di sicurezza: noto apparecchio, dovuto al Papin, per impedire lo scoppio delle caldaie. Dicesi in senso morale.
Valzer: è la scrittura che presso di noi predomina ed è registrata: è voce tedesca, Waltzer (danza tedesca moderna, in misura tripla e a movimento moderato). I francesi, conforme alla loro lingua, scrivono valse.
Vandalismo: (da Vandalo, popolo barbarico germanico che nel 455 saccheggiò e distrusse Roma); e come vandalo, vale distruggitore bestiale, così vandalismo dicesi l’atto dello sciupare e rovinare per malvagità e stupidità: è dal fr. vandalisme? Certo è voce nostra familiare e manca a molti dizionari.
Vandea: ( Vendée), regione della Francia che fieramente sostenne in armi (1789-95) il diritto regio dei Borboni e la religione contro la Rivoluzione. Nel giornalismo e nella politica questo nome talora è usato per significare con ispregio e con enfasi giacobina il partito conservatore, reazionario, pronto ad agire per opporsi contro le innovazioni e i procedimenti democratici o demagogici — che non vuole, non ama, non intende. Il concetto di fanatismo e di ignoranza è incluso in questa parola Vandea.
Vanella: voce napoletana, da vano: cortiletto chiuso, divisorio fra case.
Vangelo: (lett., buona novella), familiarmente vale verità sacrosanta, su cui non cade dubbio. Es. questo è vangelo.
Vanitas vanitatum et omnia vanitas: (Ecclesiaste, I, 2; XII, 8), motto ricorrente tanto in senso religioso cristiano, come in senso filosofico pessimista per significare l’infinita vanità del tutto. E va bene! Tuttavia a questa conclusione l’uomo desidera di giungere dopo l’esperimento, cioè dopo aver goduto e assaporato. Ciò è troppo giusto! Se il motto è del sapientissimo Salomone, egli potrebbe confermare tale mia chiosa.
Vare, legiones redde!: Varo, rendimi le mie legioni! (Svetonio, Augusto, 23), le quali Arminio, germanico, sconfisse nella selva di Teutoburgo (a. 9 dell’Era volgare). Il famoso grido volgesi spesso ad altri sensi.