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venne formandosi e che ad ogni modo risponde ai dettami inviolabili della natura che soltanto la donna nubile deve rivolgere alla produzione l’opera sua». (Achille Loria, La Sociologia, Verona, Drucker, 1901).
Spinte sponte: modo avverbiale del linguaggio familiare: per amore o per forza. Sponte è latino, e vale spontaneamente, e quello spinte è avverbio foggiato alla latina, per analogia e per lepore.
Spionaggio: neol. dal fr. espionnage, il mestiere della spia, il far la spia.
Spione: accrescitivo di spia. Eppure la prevalenza di questa parola nel linguaggio de’ giornali, mi fa pensare che provenga per influsso del francese espion.
Spiritismo: se antichissima è la credenza di miracoli operati da agenti incorporei, nel senso moderno la parola spiritismo ricevette valore dalle esperienze fatte nel 1848 nella famiglia del Sig. Fox in Hydeville (Nuova York) e di lì ripetute e diffuse per tutto il mondo civile e specialmente nei paesi anglo-sassoni. V. Medium e Occultismo. Spiritismo «è la parola comunemente accettata per significare tutti quei fenomeni provocati dai mediums per una forza X che ancora non conosciamo» (A. Pappalardo, nella prefazione del Manuale Hoepli, Spiritismo).
Spirito: per opinione (spirito publico), per brio, arguzia, lepore, lepidezza, umore, per anima, cuore, mente, ricorda ai puristi l’estensione francese della parola esprit. Così sono riprese le locuzioni spirito delle leggi (per significato, ragione), spirito di parte, di corpo (per amore, passione), far dello spirito (dire delle arguzie, dei frizzi). Le conferma l’uso. Quanto a spirito, nella locuzione uomo o donna di spirito, e all’aggettivo spiritoso, osserva il Tommaseo (Unità) «che esso concerne non tanto la vivacità dei modi quanto la prontezza dell’ingegno e dell’animo: tiene insieme del temperamento e dei pregi intellettuali e morali». Con le quali parole si viene ad ammettere che lo voci spirito e spiritoso male si tradurrebbero per brio o argutezza, brioso od arguto.
Spirito denaturato: spirito reso inetto agli usi della nutrizione umana, e destinato solamente per applicazioni industriali per sviluppo di calore.
Spirito forte: è il fr. esprit fort, detto di chi ostenta superiorità alle opinioni comuni, specialmente in materia di fede.
Spiritose invenzioni: così Lelio nel Bugiardo goldoniano chiama le bugie, e così talora si dice (Atto I, scena 4).
Spirituale: nel senso di grazioso, fine, arguto, che denota ingegno e spirito, è un’estensione conforme — se non vogliamo dire tolta — al francese spirituel: es. un volto spirituale, una risposta spirituale, una signora spirituale.
Spiritualità: ingl. spirituality, fr. spiritualité: disposizione ingenita della mente nel lasciarsi influire dalle idee e dare alle cose dello spirito grande importanza.
Spiritus, ubi vult, spirat: lat., lo spirito spira ove vuole. Evang. di S. Giovanni, III, 8. Spesso si dice in senso profano, cioè vuol dire che il pensiero dell’artista e del filosofo, quasi acceso e mosso dal Dio, non conosce barriere e confine. Dicesi anche ironicamente.
Spitze: ted. punta, cima, detto di alcune sommità alpine.
Spleen: voce inglese, accolta in francese: non ignota fra noi: vuol dire milza, lat. splen, [testo greco]. Questo nome è dato ad una specie di melanconia ([testo greco] = nera e [testo greco] = bile), forma di psicosi che deprime e domina con senso di pena chi ne è soggetto e che si attribuiva ad un umor nero del quale la milza era pretesa sorgente. Gli inglesi sotto le brume del loro clima par che ne soffrano, non raramente. Allora il cielo d’Italia servo d’antidoto: ed io nella mia dimora nella penisola di Sorrento, li ricordo questi lunghi e meditabondi anglosassoni contemplare la piccola italiana che balla al suon del tamburello il guaglione che fa il pulcinella sguaiato loro dinanzi. Allora le severe labbra si spianano al sorriso ed è gettata la moneta, avidamente raccolta. Paturne, mattana, luna a traverso, proposte dal Fanfani, non vi corrispondono che in parte. La scrittura splin, accolta in alcuni lessici, mi pare poco usata. Aggettivi splenico e splenetico.