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Sou | — 456 — | Spe |
il francese, la lingua dai garbati eufemismi. Dante nella sua cruda barbarie di espressioni (vero, o Saverio Bettinelli?) chiamerebbe i souteneurs col loro proprio nome:
Ruffian, baratti, e simile lordura.
La loro professione è quella eziandio esercitata da Venedico Caccianimico il quale dice di sè:
I’ fui colui che la Ghisolabella
condussi a far la voglia del Marchese.
il che prova che da che mondo è mondo, certe cose e persone furono, sono e saranno. Notevole e nuova è invece la tendenza moderna ad eliminare quelle voci che in sè contengono un vivo senso di abbiezione.
Souvenir: fr., per ricordo, detto di oggetto, ricorre press’a poco come cadò, anche fra il popolo. La lingua delle eleganze e delle mondanità sembra dar valore col suo suono sino agli oggetti che hanno ugual nome!
Souvent femme varie: (fol est qui s’y fie) motto, accolto da Vittore Hugo nel dramma Le roi s’amuse (atto IV, scena 2), parafrasato nel noto verso del Piave:
La donna è mobile, etc.
e variamente attribuito, V. Fumagalli, op. cit.
Sovracarico intellettuale: V. Surmenage.
Sovversivo: detto genericamente ed in mal senso di dottrine o di persone che hanno come precipuo intento il sovvertire, cioè distruggere l’ordinamento sociale-politico odierno, è neologismo comune, dedotto manifestamente dal fr. subversif.
Spada di Damocle (la): V. La Spada di Damocle.
Spaghetto: nota specie di maccheroni in forma di spago. Nel parlar familiare dell’Alta Italia vale paura, es. «avere un po’ di spaghetto». Spago per paura è anche toscano. V. il Petrocchi.
Spagnolino: specie di cane da fermo a pelo lungo setaceo, di origine iberica, come dice il nome: per le sue belle forme fu oggetto di selezione e di incroci ne’ vari paesi. I cinofili usano anche la voce francese épagneul.
Spagnolismo: con tale nome talora si denomina quella tendenza nelle publiche amministrazioni alle inutili e fastose formalità, al compiersi delle azioni per gerarchie; e nella vita sociale ad un complesso di cerimonie, fasto, senso di casta, etc: che furono le peggiori qualità ereditate dal popolo spagnuolo, per tanto tempo dominatore della Lombardia e del Reame.
Spahi: nome francese di cavaliere, appartenente ad una milizia, la più parte indigena, dell’Algeria.
Spallone: da spalla; così volgarmente sono chiamati i portatori delle merci di contrabando.
Spaniel: (voce inglese) specie di cane da caccia, inglese, assai pregiato per le forme eleganti — dicono i cinofili, meglio direi strane, essendo di bassa e speciale forma — il pelo setaceo, l’agilità, l’olfatto onde levano la selvaggina. Il Cockcer Spaniel nero del paese di Galles è fra i più stimati.
Sparafucile: propr., chi impaurisce sparando il fucile, minacciando a vuoto, indi scherano, bravaccio, in senso spregiativo e figurato.
Sparar le ultime cartucce: locuzione tolta dal linguaggio militare per dire far gli ultimi sforzi, tentar le ultime prove, resistere ancora, intendendo come non sia possibile resistere più oltre, ed è cosa necessaria darsi per vinti.
Spartèa: pianta tessile, dalle cui fibre si fabbricano quei cavi detti libani, in uso dai pescatori. V. Halfa.
Sparteina: alcaloide dello Spartium Scoparium. Eccitante del cuore.
Spartiacque: termine geografico: il confine tra due regioni fluviali, V. versante.
Spasimante: per amatore, dicesi familiarmente in alcune regioni nostre; ma con lieve senso ironico dello sdilinquire del corteggiatore.
Speaker: oratore. È il nome dato in Inghilterra all’eletto dalla Camere dei Comuni, specie di Presidente della Camera presso di noi. L’elezione dello Speaker si compie con quella serie di cerimonie antiche che presso di noi non sarebbero