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nale, 1904), la quale a proposito di schiave bianche, scrive a pag. 191: «Ricordate le infingarde che non amano il lavoro? le vanerelle tutte prese dalla loro bellezza? le squilibrate? le sciocche? le impudenti? le insensibili? le irriducibili? E non avete mai pensato che costoro erano altrettante candidate.... alla «schiavitù»? Senza dubbio la maggior parte aiutate da circostanze favorevoli entrano nelle rotaie della vita comune; ma basta un urto, una piccola occasione, un cattivo esempio, qualche disgrazia, perchè si buttino alla mala vita. Sarà giusto dire che la colpa fu della società, della miseria, della mancata educazione? E tutte quelle che resistettero? Quante ne conobbi fra le tentazioni e la miseria, le quali avrebbero veramente avuto un attenuante al cadere, nate da genitori abbietti; cresciute alla ventura, analfabete, eppure salvate dalla rettitudine dei loro sentimenti! Perchè non si vuole tener conto di questo fattore altissimo in una questione dove le ragioni psichiche militano per lo meno alla pari colle circostanze esterne? Ah! troppo comodo partito è quello di gettare ogni responsabilità sulle braccia vaghe della miseria e della ignoranza!».
Schiavista: neol. dal fr. eselavagiste.
Schiavone: nome storico: dato agli Illirici al servizio della Serenissima di Venezia. ! Schiavo per slavo, dicesi tuttora nel Friuli ed a Trieste. Si tratta di uno scambio fonetico del gruppo iniziale sl in sc, e ciò da antico, onde nel corrotto suono parve avvalorarsi il concetto di inferiorità di stirpe presso gli italici.
Schioccare: e toscanamente stioccare; il colpo secco della frusta, e di suoni simili.
Schloss: voce tedesca, castello.
Schnitt: taglio, in tedesco. Nel linguaggio dello birrerie così chiamano quel secondo servito che non riempie il bicchiere se non a mezzo.
Schooner: voce inglese, da alcuni malamente italianizzata in scuna. È la nostra goletta; veliero a due grandi alberi inclinati indietro e due grandi rande. Schooner deriva da parola inglese che significa andar via liscio, scivolare.
Schottisch: (scozzese) nome di danza moderna in misura dupla.
Schwarz brod: tedesco, pane nero, pan di segala.
Sciabica: (Gallinula chloroptis), detta anche Gallinella d’acqua, è affine alla vera fòlaga (Fulica atra).
Sciampagnino: bibita effervescente, alcoolica, che vorrebbe imitare lo Sciampagna.
Sciantiglioni o cintiglioni: voce poco frequente, ma non del tutto scomparsa dal linguaggio de’ barbieri e parrucchieri, con la quale si indicano quei peli che molti lasciano crescere su le tempie e al sommo delle gote. La voce è milanese, sciantigliòn, e si deve essere formata nella capitale della Cisalpina alla venuta de’ Francesi, che allora tal foggia di barba era di moda, e deve essere come una corruzione di échantillon, quasi campione di barba. I francesi dicono favoris. Sciantigliòn è voce notata dal Cherubini, Voc. Milanese.
Sciapo: per insipido, senza sale, insulso, è voce del dialetto marchigiano e di alcune terre di Toscana (non sapido).
Sciccheria: parola volgare per eleganza, lusso, derivata popolarmente dalla voce francese, così comune fra noi, chic. V. questa parola.
Scintoismo: culto religioso naturalista dei Giapponesi, anteriore al Buddismo.
Sciocco: detto di vivande per insipido, senza sale o condimento ha esempi classici: vero è che nell’uso è specialmente toscano.
Sciopero generale: atto minaccioso di solidarietà di tutte le classi operaie, le quali, nella lotta contro il capitale, credono di aver diritto di sospendere ogni moto della complessa vita odierna, cessando dal lavoro. Questa specie di jus talionis, spesso sostenuto in difesa di una sola classe operaia in lotta coi suoi imprenditori, non ha dato finora risultati persuasivi.
Sciopticon: specie di lanterna magica. Da [testo greco] = ombra.
Sciovinismo: V. Chauvinisme: parola giustamente ripresa dai puristi ma cui le frasi nostre amore, idee di campanile,