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Sat | — 434 — | Sca |
Satinare: fr. satiner, dare il lucido come del raso: carta satinata V. Satin.
Satiriasi: da [testo greco] = satiro. Esagerazione dei desideri sessuali dell’uomo.
Satiro: il nome di questa agresta e lasciva divinità antica ([testo greco]), è oggi usato per indicare persona che commette apertamente atti contrari al pudore ed alle buone leggi di natura. Satiriasi infatti è voce medica per indicare l’esagerazione dei desideri sessuali nell’uomo.
Sauerkraut: V. Choucroute.
Saut-de-lit: voce di gergo francese, lett. salto dal letto, cioè vestaglia, veston de appartement.
Sauté: fr., letteralmente saltato ed è parola del linguaggio di cucina per indicare quella special cottura che si fa della carne, ponendola senz’altro e per breve tempo nella teglia con burro od olio.
Sauterie: fr., balletto, quattro salti in famiglia.
Sauterne o Sauternes: dal villaggio di questo nome (nel dipartimento della Gironda) trae nome un pregiato vino bianco, prodotto in fortunati terreni, alquanto a mezzodì di Bordeaux. La rinomanza di questo vino è relativamente recente. Le uve dei vitigni Sémillon e Sauvignon sono colte a varie riprese e in avanzata maturanza e la preparazione ne è perfetta. Esilarante, profumato, ambrato, ha nel tipo detto Chateau-Yquem la sua più aristocratica eccellenza. Se ne vendette a prezzi favolosi. NB. Molti di questi vini sono talvolta fabbricati con uve d’Italia e di Spagna.
Sautoir: [es. catene sautoirs oro giallo]. Oggi le donne hanno di moda codeste lunghe catene che girano il collo e cadono in punta a mezza vita, e servono più per vaghezze che per uso e ve ne sono anche di conterie e di vil prezzo così da appagare le vanità delle più povere. Il nome proviene da questo che dicevasi e dicesi portare un ordine cavalleresco en sautoir, quando il cordone che lo regge cade sul petto in modo da formare i due bracci superiori di una croce di S. Andrea. Così il Toson d’Oro, così i prelati portano le loro croci. Sarebbero dunque catene en sautoir e non catene sautoir. La qual voce per chi vuol andar più in là, proviene dal basso latino saltatoria = staffe, e ne’ trofei ponevansi dietro lo scudo in forma di croce di S. Andrea.
Savio: dicono i milanesi per buono, ubbidiente, docile, quieto (dei bambini).
Savoir-vivre e savoir-faire: due tipiche locuzioni francesi, che si pronunciano più di spesso così, ed indicano quell’abilità naturale ed acquisita, che è propria di coloro che sanno stare al mondo e sanno specialmente l’arte di muovere gli altri a loro tornaconto.
Sbalorditivo: agg. usato con forza e senso iperbolico, invece di incredibile, non comune e simili.
Sbarcar il lunario o la vita: vivere, cioè risolvere il primo problema dell’esistenza che è quello del mangiare, vestire, alloggiare, quasi mettendo a proda tutti i giorni del lunario senza troppa preoccupazione nè fatica, e parimenti senza troppa gioia e fortuna.
Sbarrare: in alcuni dialetti significa il trarre calci de’ cavalli, etc. (dall’antico senso del verbo).
Sbruffo (insalata, maccheroni con lo): nell’Alta e nella Media Italia talora si ode codesta locuzione riferita a sconcissima costumanza della plebe napoletana, e consisterebbe nel condire cotali cibi spruzzandoli con condimenti da prima posti e mescolati in bocca. Vuolsi avvertire che tale uso è malevolmente fantastico e tale locuzione è ignota al dialetto napoletano.
Sbruffo: = spruzzo: voce usata specialmente nella locuzione familiare ed antica dar lo sbruffo, cioè dar di nascosto roba o danari per ottener privilegio e favore, corrompendo altrui.
Scacchista: neol., giocatore di scacchi.
Scadenza: nella locuzione a lunga, a breve scadenza, vale tardi o presto: dallo scadere delle cambiali.
Scala: nella locuzione su larga, su piccola scala, V. Su larga scala.
Scalcinato: curioso vocabolo delle caserme, detto di soldato, ufficiale, reggimento, male in arnese, poco ordinato, inelegante, impacciato.
Scaldarsi a freddo: V. Riscaldarsi a freddo.