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Respectable: questa voce inglese che talora s’incontra in libri o giornali, è di largo uso e consumo presso gli inglesi, e vale ad indicare il decoro della elevazione sociale al di sopra di un certo comune grado: appellativo commerciale, quello che nel gergo dei nostri commercianti è la parola Spettabile. V. questa parola.

Rèspice finem: lat., guarda il fine, cioè riserva il giudizio alla conclusione dei fatti, e si suol dire con intenzione.

Responsabile e responsabilità: sono neologismi venuti con le leggi francesi, résponsable, e résponsabilité (obbligo di rispondere delle proprie o delle altrui azioni): li sancisce pienamente l’uso e la storia, e da tempo: Variante meno comune è responsale. V. Fanfani, op. cit.

Responsale: è voce non bella che talora si legge e si ode in vece di responsabile. V. questa parola.

Restaurant: vocabolo francese, tradotto qualche volta in ristorante o anche in ristoratore. Nell’hôtel si alloggia e si pranza, nel restaurant si fanno solamente i pasti. Vi corrisponderebbe la parola trattoria, ma un «esercizio di primo ordine», come si dice, crederebbe di scendere al grado di un’osteriuccia se accogliesse il vocabolo italiano. Il Rigutini propone come minor male ristoratore. Il Lessico del Fanfani, propone osteria, voce a cui, come ben nota il Rigutini, si connette nell’uso un senso «troppo vile». Restaurant, come hôtel, è parola conquistata dall’uso.

Restaurazione: ristabilimento di dinastie governi, abbattuti: con speciale intendimento storico dicesi delle dinastie restaurate negli aviti domini dopo la Rivoluzione e Napoleone (1815).

Restrizione mentale: è una menzogna ammantata o larvata o talora giustificata con un sofisma, per modo che abbia parvenza di verità. Es. «È in casa il tale?» Risposta: «Qui non c’è!» e chi risponde intende: «Qui, in questa stanza», il che non contradice alla verità, benchè nel fatto sia una menzogna. Codeste restrizioni mentali sono attribuite alla ipocrisia gesuitica. Il vero è che non solo i seguaci di Loiola fanno uso di tali sofismi. Osserva ciò che avviene nella nostra vita politica! La restrizione mentale si può considerare come un’estensione del distingue frequenter degli scolastici antichi.

Résumé: fr., sunto, compendio, più frequente nella locuzione en résumé, in breve, per sommi capi, recapitolando. (Dal latino red e sumere). Voce usata per vizio.

Re Tentenna: V. Re Travicello.

Retenzione: V. Ritenzione.

Reticente: neologismo abbastanza strano come formazione, per indicare persona che tace, non palesa la verità. (Cfr. reticenza).

Retrait: V. Ritirata.

Retraite: fr., in certo ceto mondano usasi per ritiro, oratorio e simili.

Retrattilità: term. med., facoltà che posseggono certi tessuti di ritornare su di sè stessi, accorciandosi.

Re Travicello: re da burla, da parata, di carta pesta, che sta dove si mette, come il Re Travicello che Giove mandò ai ranocchi. L’espressione è dovuta appunto al Giusti che ne intitolò una delle migliori sue satire (cfr. Fedro, Favole, I, 2: Ranae regem petentes). Dicesi con intenzione oltraggiosa, dell’autorità regia costituzionale. Non minore fortuna ebbe l’altra locuzione Re Tentenna, che fu titolo di satira di D. Carbone (1847) allusiva ai tentennamenti di Carlo Alberto.

Retriever: voce inglese usata dai cinofili (che bella parola!) o cacciatori per indicare il cane che riporta la selvaggina uccisa col fucile.

Retroattività: V. Retroattivo. Retroattivo e retroattività: sono due parole venuteci con la legislazione francese del tempo Napoleonico, rétroactif, rètroactivitè. Giustamente osserva il Rigutini che tali voci «hanno preso tra noi stabile dimora». Dire che la legge non guarda indietro sembrerebbe affettazione. Retroattivo (lat. retro = indietro ed agere = operare), che opera sul passato, che forza su fatti avvenuti antecedentemente alla promulgazione della legge.

Retrocessione: atto per cui si cede altrui il diritto che questi prima ci aveva dato: restituzione.

Retrocesso: neol., diminuito di grado.