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Reg | — 409 — | Rei |
Reggente: nel linguaggio della burocrazia scolastica è così detto il professore di scuola secondaria, la cui nomina è rinnovata ogni tre anni; e si intende confermato in ufficio anche senza il rinnovamento del decreto. Il decreto di nomina è fatto dal Ministro. Titolare invece è il professore che dopo il periodo di reggenza — il quale è illimitato — ottiene stabilità d’ufficio e nomina dal capo dello Stato: onde i due astratti reggenza e titolarità. La titolarità si può avere anche per nomina o concorso.
Regìa: per appalto ci è rimasta nella locuzione regìa dei tabacchi. Dal fr. régie, rad. réger = reggere, amministrare. (Administrations chargées de la perception de certaines taxes indirectes, ou de certains Services publics: la régie des tabacs).
Regia, crede mihi, res est succurrere lapsis: è cosa — credi — degna di re, soccorrere agli infelici (ai caduti) Ovidio, (Epistole, II, 9, 11). Stupendo verso, e forse il dolore del triste esiglio glielo fece dire!
Regìme: «lat. inutile. Se in senso politico, governo; se in senso medico dieta, reggimento di vita» (Rigutini). Neol. direttamente dal fr. régime (lat. règimen), tanto è vero che talora sì usa la schietta voce francese, come nelle locuzioni ancien regime = il governo prima della Rivoluzione, opposto a nouveau régime = le forme di governo sorte dalla rivoluzione: e in senso esteso, alla maniera antica, come usava una volta, etc. La pronuncia régime è ripresa, benchè nell’uso si alterni con quella di regìme. Del resto regime è accolto in tutti i lessici moderni, nei due sensi anzi detti.
Regina Claudia: è il frutto rotondo, solitamente verde, pruinoso, grosso, saporito e dolce di una varietà del Prunus domestica, ossia del susino. Il nome è dal fr. Reine Claude, la quale Regina di Francia che molto amava questo frutto, lasciò tale memoria di sè.
Regina Madre: per indicare la madre del re, come si suole chiamare Margherita di Savoia dopo la morte di Umberto I, è locuzione tolta dal francese: reine mère.
Regis ad exemplum totus componitur orbis: lett. tutto il mondo si compone secondo l’esempio del re, cioè, nell’uso, i dipendenti vanno su le orme dei capi e si intende in cose non buone. Questa sentenza è in Claudiano, De Quarto consulatu Honorii, 299-301, ove leggesi: componitur orbis | regis ad exemplum.
Regnicolo: dal latino regnum e colere, parola nostra antica che diceasi specie degli abitatori del Reame o Regno di Napoli. Nel senso amministrativo e politico, cioè in opposizione a straniero, cioè per indicare l’abitante naturale del paese, che gode diritti che gli stranieri non hanno, parmi sia dedotto dal fr. régnicole.
Regolamentare: per conforme alle leggi, ai regolamenti, alle norme è neol. , dovuto al fr. réglementaire.
Regolarizzare e regolarizzazione: per regolare, regolarità (se la qualità) regolatezza (se l’abitudine), sono voci foggiate su le fr., régulariser e régularisation, anche per il forte influsso del suffisso zione, che tende ad esprimere la cosa in atto più tosto che in fatto.
Regressione: (lat. regressus = ritorno) ingl. regression, fr. retour au type: in biologia vale: ritorno di un tessuto o di un organo ad una delle fasi anteriori alla sua evoluzione. In sociologia regressione talora è voce usata come equivalente di regresso, decadimento.
Regret e regretter: voci francesi non rare in certo linguaggio in cambio di rincrescimento, rimpianto, dolersi.
Reichstag: noto nome della dieta della federazione Germanica.
Reis: (dal latino regius = regale) moneta minima nominale del Portogallo e del Brasile. Vale L. 0,006.
Reisebilder: imagini di viaggio: titolo di una tra le più cospicue e libere opere del sommo lirico ed umorista tedesco, Arrigo Heine, primieramente edita nel 1826, «primo libero respiro in un’atmosfera grave e affannosa» (Ristorazione del 1815). Dicesi talora Reisebilder per significare vivaci e geniali descrizioni di viaggio.
Reludicata: termine lat. giuridico, cosa giudicata, e si dice di sentenza passata in giudicato, e familiarmente passare in re iudicata si dice di questione gin decisa.