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non avesse trovato in Omero talem praeeonem^ sarebbe stato cosi noto nei secoli’? Vieti argomenti, del resto, cui giá accennava Sallustio nelle sue Storie. Certo l’audacia, la spudoratezza della reclame è cosa tipica della civiltá moderna, specie di quella che io chiamerei intellettuale.

Recluta e reclutare: «sono il fr. reerue e reeruter sciupati. Pure entrarono, con altri termini della milizia, nella nostra lingua sino dal Seicento» Rigutini. Forma doppione con la parola coscritto^ benché recluta è propr. la cerna (voce antica, ricorrente ad es. ne Le ínemorie di un Ottuagenario del Nievo) e coscritto si dice anche in senso esteso per inesperto^ semplice (lat. tiro^ tironis). Reclutare e reclutamento sí per leva^ levare, come estensivamente per raccogliere^ trovai’e fautori, aderenti eto. spiace ai puristi, ma l’uso sancisce tali voci. La pronuncia buona è reeláta^ ma nell’uso mi pare che prevalga l’altra di recluta.

Reclutamento: fr. recrutement. V. Recluta.

Record: ingl., vale registro^ documento., testimone. Questa voce passò nel gergo francese in senso di gara., concorso., specie nel linguaggio delle corse e dei giuochi; indi per estensione tenere un record, stabilire un record fdétenir un record., établir un record) significò essere proclamato il piú forte, il piú abile, fare ciò che in un dato genere non fu ancora fatto. Un po’ sul serio, un po’ per lepidezza questa parola con le sue locuzioni si è fortemente radicata nell’uso italiano, ed in senso morale! La locuzione per cosí dire tecnica delle corse, sarebbe questa: «il signor X*** ha battuto il record dell’ora del chilometro, detenuto prima dal signor Y***», cioè ha percorso il chilometro nel minor tempo, ovvero ha fatto in un’ora il maggior numero di chilometri, il quale meritò prima spettava al signor Y***. Bisogna convenire che come barbarie di parole e di locuzione è un record inusitato al tom])o del Tommaseo e del Puoti.

Recordman: voce inglese, passata al francese moderno o che talora occorre nel nostro linguiiggio dello sport: colui che è vincitore di una gara.

Recto: V. Retto.

Reculade: voce francese. Per etimologia è la nostra parola rinculata o rinGiilo. (detto specialmente delle armi da fuoco). Figuratamente, per fuga^ ritirata: come il solito, la voce francese pare piú decorosa pur significando lo stesso.

Redatto: participio di redigere. V. questa parola, (compilato, steso ^ scritto).

Redde rationem: (dall’Evangelo) rendi il conto., e leggesi nella locuzione chiamare al redde rationem., cioè a render conto e ragione dell’opera propria: ha il senso di redarguire., punire.

Re del ferro, della Borsa, dell’acciaio, del petrolio, del cotone, delle carni salate, etc.: la grande civiltá industriale e democratic^a degli Stati Uniti ha creato per alcuni audaci e fortunati accentratori e sfruttatori di ricchezze, specie naturali, questo titolo: il quale fra i molti valori ha quello di spiegare la ragione storica del nome re. Era in antico re il piú forte, colui cioè che piú di ogni altro valeva a regere., o per amore o per forza, i suoi simili. NB. Nel modo stesso che una forza governa la materia e la dispone secondo certe leggi, cosí una ferrea legge sembra stratificare in determinato modo le classi sociali, secondo il loro potere.

Redigere, redazione, redattore e redattrice: sono voci neologiche, usate specialmente nel linguaggio giornalistico e provenuteci dal fr. rediger., rédaction., rédacteur., rédactrice (lat. redigere = ordinare). Anche i buoni scrittori non saprebbero fare a meno di queste parole: sono altresí voci della burocrazia per compilare., stendere., scrivere. «Tale brutto barbarismo è tra’ piú schifosi», (Fanfani), ma proprio conviene accettarlo!

Redingote: nota specie di abito maschile da cerimonia, detto talora stiffelius., doppio petto., finanxiera., prcfettixia: è parola francese, tolta a sua volta dall’inglese riding ooat, che in origine significò un giacchetto lungo, per cavalcare: i duo solitari ed inutili bottoni alle reni ricordano una lunzione che non ò piú, cioè di reggerci lo falde nell’atto del cavalcare. (V. Vestito).

Redo e redame: redo parola morta o